La Riforma dei Reati Informatici  Legge 90/2024: Le Nuove Tutele Penali nel Cyberspazio


Proponiamo un breve le principali novità introdotte dalla Legge n. 90 del 2024 in materia di Reati Informatici, dall’Estorsione Informatica all’inasprimento delle pene per l’accesso abusivo al sistema informatico o telematico. Questa importante riforma rappresenta una risposta concreta all’incremento degli attacchi cyber, fenomeno quest’ultimo di anno in anno sempre più frequente nell’esperienza comune e nelle aule di giustizia.

1. Reati Informatici: Le novità della Legge n. 90 del 2024 nella Tutela del Cyberspazio

Con il termine Reati Informatici (Cyber-crimes o Computer-crimes), ci si riferisce normalmente sia agli illeciti caratterizzati dal ricorso allo strumento informatico quale mezzo di offesa (come  diffamazione a mezzo di social network, cyberstalking, cyberbullismo, ecc.) sia alle condotte criminose tenute direttamente nei riguardi del sistema informatico. Rientrano in quest’ultima ipotesi i reati di accesso abusivo al sistema informatico o telematico, il danneggiamento d informazioni, dati e programmi informatici  e la frode informatica.

La frode informatica si differenzia dalla truffa tradizionale, poiché l’attività fraudolenta non investe la persona mediante induzione in errore, bensì riguarda la manipolazione del sistema informatico. Il fatto che tali reati si realizzino attraverso internet rende più complicata l’identificazione dei colpevoli, l’acquisizione delle fonti di prova e, soprattutto, il preventivo sequestro e il successivo recupero delle somme di denaro che normalmente costituiscono il profitto del reato informatico.

2. L’Estorsione Informatica: Una Nuova Fattispecie di Reato

La principale novità introdotta dalla Riforma è la creazione del reato di Estorsione Informatica

La nuova formulazione del comma terzo dell’art. 629 c.p. oggi punisce con la reclusione da sei a dodici anni e con una multa da 5.000 a 10.000 euro chiunque, mediante la commissione di taluni Reati informatici (o con la minaccia di compierli), costringa altri a fare od omettere qualcosa, procurando a sé o ad altri un ingiusto profitto con danno ad altri. La pena aumenta significativamente, arrivando fino a ventidue anni di reclusione, se il reato viene commesso ai danni di persone incapaci per età o infermità.

3. Accesso Abusivo ai Sistemi Informatici: Pene Più Severe

Il Legislatore ha inoltre significativamente inasprito le sanzioni per l’accesso abusivo al sistema informatico o telematico. L’art. 615-ter c.p. prevede ora pene raddoppiate: la reclusione da due a dieci anni per le ipotesi aggravate, come nel caso di Pubblici Ufficiali che commettano il reato abusando dei propri poteri o con violazione dei doveri inerenti la loro funzione.

4. La Detenzione di Strumenti per l’Accesso Abusivo

Particolare attenzione è stata anche dedicata alla detenzione di strumenti per l’accesso abusivo. Infatti, l’art. 615-quater c.p. punisce oggi con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a 5.164 euro chi detiene o diffonde codici di accesso o strumenti analoghi per accedere abusivamente ai sistemi informatici, andando a colpire autonomamente quelle condotte prodromiche e agevolatrici dell’accesso abusivo al sistema informatico o telematico

5. Le Circostanze Attenuanti nei Reati Informatici

Al fine di riequilibrare il sistema innovato dalle elevate sanzioni introdotte, la Riforma ha anche disciplinato importanti circostanze attenuanti attraverso gli artt. 623-quater e 639-ter c.p. È infatti prevista una riduzione di pena per i fatti di lieve entità e per chi collabora attivamente con le Autorità, fornendo elementi utili alle indagini o al recupero dei proventi del reato.

6. Responsabilità degli Enti ex D.Lgs. n. 231/2001 e Cybersicurezza

La Legge ha rafforzato anche il sistema sanzionatorio previsto per le persone giuridiche dal D.Lgs. n. 231/2001, introducendo più severe quando l’Ente è ritenuto responsabile di Reati Informatici commessi nel proprio interesse o vantaggio. Molte sono le novità previste dall’art. 24-bis del D.Lgs. n. 231/2001:

  • innalzate le sanzioni pecuniarie applicabili all’Ente per la commissione di Reati informatici: ad esempio, per la commissione del reato di accesso abusivo al sistema informatico o telematico si applica all’ente la sanzione pecuniaria da duecento a settecento quote.
  • Viene inserito nel catalogo dei “reati presupposto” la nuova fattispecie di Estorsione Informatica, in relazione alla quale l’Ente può essere punito con una  sanzione pecuniaria compresa tra trecento e ottocento quote.
  • Sempre in relazione all’Estorsione Informatica viene prescritta l’applicazione delle sanzioni interdittive per un periodo non inferiore a due anni.

Questi nuovi aspetti risultano particolarmente rilevanti per le Aziende chiamate ad implementare i propri Modelli Organizzativi per prevenire questi reati.

7. Come Tutelarsi dai Reati Informatici

Se sei vittima di un reato informatico o sei stato accusato di averne commesso uno, è fondamentale agire tempestivamente con l’assistenza di professionisti esperti. 

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